Fiocchetto lilla 2021: Il percorso di Rinascita

Ci siamo molto interrogati su come vivere la giornata del Fiocchetto Lilla quest’anno, nel pieno di una pandemia e in un contesto chiuso ed isolato. L’idea stessa del Fiocchetto Lilla richiama alla condivisione e all’apertura, sia con chi “DCA” non sa neanche cosa significhi, sia con chi ha conosciuto o sta conoscendo questi disturbi da vicino.

L’idea del Percorso di Rinascita nasce proprio da qui: dalla volontà di far conoscere alle persone quanto può essere difficile, tortuoso, faticoso, pieno di insidie il percorso verso la guarigione, ma anche dalla volontà di far sperimentare la bellezza del riscoprire le piccole cose, il riappropriarsi della propria vita e delle proprie passioni, il rendersi conto che il mondo è stato lì ad aspettare solo che ci riaccorgessimo di lui.

In questo viaggio di rinascita, protagoniste sono state le ragazze della Casa delle Farfalle: hanno abbracciato fin da subito l’idea e l’hanno resa viva. Tutte le tappe e i momenti che vivrete nel percorso sono frutto della loro esperienza, delle loro emozioni e vissuti, delle loro paure e speranze. Ognuna è in una fase diversa del percorso: c’è chi sente di averlo appena intrapreso e non sa se è sulla strada giusta e chi già si volta indietro guardando con orgoglio le sfide affrontate. C’è qualcosa però che accomuna tutti i Percorsi di Rinascita: la meta, il fine che muove i passi, uno dopo l’altro, che guida ed accompagna verso la vita.

Il percorso di Rinascita

1. Le difficoltà

Nella prima parte del percorso vi invitiamo a fare le seguenti cose: sporcarvi una mano con dell’argilla e, a piedi nudi, camminare sopra a materiali ed elementi che potrebbero risultare fastidiosi e dolorosi. Passata questa fase, vi chiediamo di bendarvi, e di affrontare un percorso con degli ostacoli. Ci sarà qualcuno che vi guida e vi aiuta ad avanzare.

Lasciamo alle parole delle ragazze, la spiegazione di quanto affronterete:

“Inizialmente ci si sente rinchiusi in una gabbia da cui sembra impossibile uscire. In questa fase è come se la tua vita si fermasse e tu non corri per riprenderla perché ormai ti sembra quasi la normalità. Dopo un po’ c’è sempre qualcuno che nota qualcosa di insolito in te e si offre per aiutarti, ma tu non ne vuoi sapere. Quando la situazione diventa man mano più grave ti rendi conto di avere qualche problema e qui decidi di chiedere aiuto. Così arriva la mano che ti sostiene, ti aiuta e ti incoraggia a superare gli ostacoli.”

“Una volta entrata nel circolo della malattia, è difficile uscirne ma non impossibile. Mi ricordo un numero che scendeva, un riflesso, un commento. Sono ricordi troppo sfuocati per distinguere le mie emozioni ma non abbastanza per scordarmene. E’ tutto complicato e confuso. Molte persone classificano i disturbi alimentari come capricci, anche se non ci vanno nemmeno vicino. Raccontate dei pomeriggi passati a piangere sul pavimento della camera. Raccontate della rabbia e dell’angoscia che vi opprimeva quando vedevate quel corpo obeso riflesso nello specchio. Nella fase iniziale del DCA vedevo tutto nero, non riuscivo a trovare la piccola luce in fondo al tunnel. Era come camminare sulle braci ardenti. Era la malattia che alimentava quel fuoco, lo stesso fuoco che ci corrodeva dentro. Ogni respiro era una lotta, ogni lacrima versata era una ferita, dolorosa e indelebile, perché il passato non può cancellarla dalla tua storia.

2. L’inizio

Ora, sempre a piedi nudi, cammina sopra a materiali ed elementi più piacevoli, delicati. Vai alla scoperta del giardino; troverai delle parole, alcune di speranza: nel percorso di cambiamento iniziano ad esserci dei desideri diversi da quelli della malattia. Inizi a percepire nuovamente le cose belle della vita.

“Ricordo ancora le lacrime di gioia di mia madre quando le ho detto che volevo vivere. Il cambiamento è avvenuto lentamente ma la cosa positiva è che è avvenuto. Piccoli passi ogni giorno mi hanno portata a essere quello che sono. Piano piano sono nati dei sogni, dei desideri al di fuori della malattia. La danza, la scuola, gli amici e la famiglia. Volevo ricostruire un rapporto amorevole con i miei genitori, un rapporto degno di tale nome.”

“Ho iniziato pian piano a superare gli ostacoli che mi si presentavano davanti. Nonostante fossi come bendata dalla malattia, sono stata guidata in salvo e improvvisamente sono nati in me nuovi pensieri e nuovi desideri come per esempio la voglia di vivere appieno la vita senza perdere un attimo e di continuare a lottare e soprattutto a vincere contro quel mostro che era cresciuto dentro di me.”

3. Il cambiamento

Ora ti chiediamo di lasciarti lavare e purificare, di lasciar andare quelle catene che impediscono di vivere davvero. Guardati attorno: i fiori, i colori, e la vita che inizia ad acquisire un senso nuovo. Quando ritieni il momento opportuno puoi distenderti, fermarti e contemplare tutte le sfide e le difficoltà che hai dovuto affrontare. Ascolta la natura e guarda il cielo, completa ciò che sei e che vorresti diventare. Festeggia per il tuo traguardo.

“Pian piano, dopo tanto impegno e costanza, inizi a vedere un po’ di luce e sei sempre più motivato a guarire per tornare alla vita di tutti i giorni. Si ricominciano a percepire i colori e i profumi della vita, ci si libera dai problemi e si è sempre più pronti ad amare se stessi e la propria vita. In tutto questo c’è sempre qualcuno che ti ha incoraggiato e ti ha spinto a dare il meglio di te per riuscire a vincere la battaglia.”

“Voglio tornare me stessa, ad essere quella che ero. Riscopro cosa significa vivere veramente. A volte esce perfino qualche sorriso spontaneo e più mi allontano dal dolore, più inizio a vedere i colori. Barcollo un po’ ma voglio vivere. Mi guardo alle spalle, ne ho passate tante. No. Non ci torno indietro, devo andare avanti e combattere. Riscopro la vita in modo diverso. Appaiono i colori e via via le macchioline nere si fanno sempre più piccole. Sono quasi rinata. Sto prendendo in mano la mia vita e non l’ha più in mano il diavolo mascherato da angelo chiamato “DCA”.”

“Poco dopo ho riacquistato la luce negli occhi e tutti se ne erano accorti, me compresa.”

“Per vincere questa battaglia si deve essere pronti  a tutto ,anche della cosa che fa paura un po’ a tutti, ovvero i cambiamenti; i cambiamenti possono essere una cosa positiva ma anche negativa basta saperli prendere o cogliere e affrontarli nella maniera giusta, certo possono spaventare perché non si sa mai cosa ci si aspetta ma sta a noi scegliere come vivere un determinato cambiamento, se aprirci la strada lottando oppure farci prendere a schiaffi da questa cosa, insomma sta a noi scegliere come vivere un cambiamento.”

“È iniziata allora la mia rinascita.”

4. La scelta

Di fronte a te la meta del percorso: un albero, simbolo di cambiamento e di vita. Crea un nuovo legame con la tua vita, un simbolo del tuo obiettivo, e annoda un nastro sull’albero. Scegli di farti aiutare, scegli di cambiare e di rinascere. Lascia, inoltre, la tua impronta su un lenzuolo, simbolo del cammino fatto e della testimonianza della tua presenza.

“Grazie a questo impegno si giunge a un cambiamento dove ricominci a vivere, a pensare a quello che vuoi e che avresti sempre voluto fare. Adesso l’obiettivo è proprio quello di vivere, vivere con felicità, tranquillità e soprattutto spensieratezza.”

“Mi sono ripresa ciò che è mio e inizio un nuovo inizio. Mi stendo a riflettere e vedo tutto quello che ho affrontato, sono sfinita ma festeggio perché ce l’ho fatta. Ho vinto io. Ci sono riuscita. Sono pronta per una nuova vita. Creo un legame con essa. Attivo il cambiamento, o meglio, il ritrovamento di me stessa, ho trovato quella spensierata che avevo perso tanto tempo fa. Trovo la voglia di vivere, ma di vivere a colori. Di vivere per ciò che amo e per ciò che mi fa veramente bene.”

“Mi hanno insegnato a lasciarmi andare e lasciare scivolare via i brutti pensieri. Ho nuovi progetti nella vita, ho tante passioni da coltivare e da portare avanti e sono fiduciosa e piena di speranza.”

“Per guarire devi impegnarti e avere grinta di uscire da sto maledetto tunnel per riprenderti tutto quello che ti eri persa o meglio che si era bloccato per un determinato periodo. Quando inizi a vivere veramente e ritornano i desideri e sogni riscopri la vita in tutti i sensi, ti ritorna la voglia di vivere; non ti alzi più alla mattina con nessun desiderio ma ti alzi con uno scopo per il quale vivi, la cosa più bella esiste alzarsi con un sogno e lottare per ottenerlo, ogni giorno fare qualcosa in più per arrivare alla meta e raggiungerlo.”

“Voglio vivere appieno e non perdere neanche un secondo della mia nuova vita. Sono stufa di perdere la mia vita in questo modo. Voglio essere felice e tirare fuori il meglio di me.”

5.Speranza per il futuro

Concludiamo questo percorso lasciando la voce nuovamente ai pensieri delle ragazze, alle loro difficoltà e alle loro speranze, al loro desiderio di Rinascita.

“Finalmente adesso si può tornare a vivere, a riprendere le proprie passioni, a pensare al futuro con speranza, a credere di più in se stessi e pensare: SE HO SCONFITTO QUESTA BATTAGLIA, POSSO SCONFIGGERE TUTTA LA GUERRA!”

“Vivo per me stessa perché mi merito la vita. Cambio modo di vedere le cose, non mi sto più autodistruggendo ma mi faccio del bene. Sono riuscita a rinascere, ad essere qualcuno. Ad essere me stessa. Ad essere.”

“Non ce l’ho ancora fatta ma sono sulla giusta strada e ne vado fiera. Voglio vincere, voglio vivere e ce la farò. Sono pronta e fare ancora un po’ di fatica per poi stare finalmente stare bene. Arriverà anche il mio momento e sarà meraviglioso. Ne sono sicura.”

“Il percorso per la guarigione secondo me è molto complicato e difficile, spesso in salita; ci sono molti ostacoli da superare, alcuni più alti e altri più bassi, ma l’importante è superarli a testa alta e con aria vincente. Dopo un temporale o una brutta giornata ce sempre il sole, quindi non smettere mai di lottare; se vuoi qualcosa tutto è possibile basta volerlo.”

“È stata durissima ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ora guardo indietro con il sorriso sulle labbra perché so che se ho superato questo problema posso affrontare la vita e andare avanti nonostante tutto. Vivere è un capolavoro e non possiamo permetterci di perderci dietro un fantasma che ci costringe ad avere alcuni comportamenti non corretti.”

Grazie a tutti

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